domenica 23 gennaio 2011

Living in New Zealand

Nicola Bertin se n'è andato. In Nuova Zelanda. Ma la notizia vera è che NON c'è una data di ritorno.
Il 19 aprile, per soddisfare l'immigrazione neozelandese, c'è un biglietto d'aereo con destinazione Sidney. Fino al 18 febbraio, a partire da domani, c'è il corso d'inglese alla Worldwide english school.
Non c'è altro, solo una lunga pagina bianca da riempire, il mare sconfinato e aperto della libertà da attraversare.
I motivi sono gli stessi del Mongol Rally, il desiderio profondo di un miglioramento personale, di affrontare le proprie paure, sentirsi un cittadino del mondo, imparare ad ascoltarsi e a conoscere i propri desideri.
Il Mongol Rally, nella sua durezza e nella sua bellezza, è servito a capire quanto ho bisogno di imparare ad occuparmi di me stesso, dei miei desideri, dei miei limiti, e che va fatto subito, qui e ora, senza indugiare.
Così ho mollato tutto e sono arrivato a Auckland.
La cosa straordinaria del viaggiare è che incontri persone come te, persone con la pelle di un altro colore o con gli occhi di un altro taglio che cercano cose simili alle tue e provano sentimenti che assomigliano ai tuoi e ti chiedi com'è possibile che i tuoi nonni con i suoi nonni abbiano cercato di ammazzarsi a vicenda.
E' solo stando a casa a guardare la TV, che alimenta le paure e le differenze, che capisco come questo sia stato e sia ancora possibile.
Ma intanto prendo la mia penna e cerco di scrivere la mia storia, che sia intarsiata da fili d'oro e d'argento.