Come cambiano le stagioni, anche un individuo, una coppia, una famiglia, un'organizzazione, attraversano varie fasi. Per un facilitatore, la consapevolezza della fase del conflitto in cui si trova l'individuo o l'organizzazione che intende facilitare è cruciale, perché lo aiuta a valutare dove si trova il suo cliente e gli dà una direzione su come intervenire.
Nel suo libro "Conflict: Phases, Forums, and Solutions" Arnold Mindell descrive quali sono le fasi di un conflitto e quali sono le caratteristiche per poterle riconoscere. Ecco le tipiche fasi:
Fase 1: può essere riassunta con un "Divertiamoci!". In questo periodo ci divertiamo e non prestiamo attenzione ai problemi. La concentrazione su sé stessi è una caratteristica di questa fase. Cerchiamo divertimento o attenzione dagli altri e marginalizziamo emozioni negative o problemi esterni.
Fase 2: è caratterizzata da tensione e conflitto, come un problema che non può essere più marginalizzato. Siamo arrabbiati o spaventati dal problema (X) e cerchiamo di combatterlo o di evitarlo. I tipici passi di un processo di gruppo sono importanti specialmente in questa fase.
Fase 3: è un periodo in cui avviene lo scambio di ruolo. In questa fase la nostra relazione con X (la cosa che ci disturba) cambia. Cominciamo ad aprirci all'altra parte, siamo capaci di immaginare o sentire come l'altro e vediamo l'altro come un aspetto di noi stessi.
Fase 4: in questa fase siamo rilassati e distaccati sia da u (la nostra identità) sia da X (la cosa che ci disturba). Siamo capaci di percepire e seguire come il nostro Sé profondo o la Mente del Processo ci muove. La fase 4 ci dà anche una panoramica distaccata e compassionevole di come tutte le fasi cambiano, inclusa la stessa fase 4! Spesso ci muoviamo a fase 1 dopo essere stati in fase 4.
1 Gennaio 2025....
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*Ed eccomi entrata senza entusiasmo in questo nuovo Anno...*
*Non so proprio cosa aspettarmi perche' quando qualcuno subisce dei blocchi
nella sua vita ...
3 giorni fa
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